Il nome di Sammatz è di origine geo-morfologica, esso significa "sopra le paludi" (dal tedesco: über den Sümpfen). Il villaggio venne infatti costruito sopra una collina, in un'area circondata da zone paludose e fangose.
Il corno Ogni inverno decine di corna di bovino vengono tagliate, svuotate e riempite del letame dello stesso animale. Vengono poi sotterrate per circa sei mesi, al termine dei quali il "cornoletame" è pronto a svolgere la sua funzione. Secondo gli insegnamenti di Steiner, infatti, durante il periodo sottoterra i corni immagazzineranno "energia astrale". Il suolo arricchito dal preparato risulterà quindi migliorato in struttura e fertilità, grazie al ricongiungimento tra "forze astrali" e "forze terrene". Il metro ripiegabile Se mai vi capiterà di passare per Sammatz avrete occasione di notare una cosa che accomuna tutti i suoi abitanti. Nella tasca posteriore, in quella anteriore, attaccato alla cintura, ogni posto è buono per un metro da lavoro ed ognuno ne possiede almeno uno. Personalmente ne conservo ancora un paio qui a Torino, che conservo come souvenir.
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